Si dirà "questa mi viene a spiegare come si scrive un curriculum, ma sono due anni che li spedisce e non ottiene risultati". L'obiezione ci sta, ma rimango convinta che, non è il formato a fare la differenza. Certo, alcune aziende chiedono espressamente un formato piuttosto di un altro, e in quel caso si va sul sicuro. Il problema arriva quando non si hanno indicazioni e siamo noi a dover scegliere.
Come muoversi? Caso tipico: leggo un annuncio che attira la mia attenzione. Fa al caso mio? L'obiettività prima di tutto. Posseggo i requisiti richiesti? No? Inutile proseguire, perderei tempo e ne farei perdere. Sì? Raccolgo informazioni sull'attività dell'inserzionista. Ora so di che si occupa, so che profilo professionale cerca e so di essere in regola con i requisiti.
E' ora di farsi conoscere.
- Premesso che non esistono regole fisse e universali, sveliamo qualche trucco.Tutti i modelli di cv hanno sezioni dedicate alla formazione e alle esperienze lavorative. Le une e le altre vanno elencate dalla più recente alla più lontana nel tempo. Questo per mettere in primo piano le attuali conoscenze e competenze, cioè cosa stiamo facendo nel momento che ci presentiamo.
- I neolaureati in genere hanno pochi lavori alle spalle, il più delle volte non legati alla professione per cui si candidano. Lavoretti come camerieri, babysitter, volantinaggio ecc., nella ricerca di una prima pccupazione, vanno comunque inseriti perchè permettono al selezionatore di farsi un'idea, non tanto sulle competenze professioanli del candidato, ma sulle sue attitudini caratteriali e relazionali.
- Per lo stesso motivo dovrebbero essere inserite, in una sezione denominata 'attività extralavorative', le esperienze artistiche, sportive, musicali ecc. più rilevanti.
- Se per conseguire la laurea si è impiegato più tempo del previsto, dovrebbe essere indicato ciò che si è fatto nello stesso arco di tempo, in modo da 'giustificare' il ritardo.
- Il voto di laurea va sempre inserito, quello di maturità può comparire come no: sicuramente sì se si tratta di un buon voto, in caso contrario si può evitare, correndo però il richio di dare l'idea di volerlo nascondere per ovvi motivi.
- Alla fine di ogni cv va autorizzato il trattamento dei dati personali, seguendo questa formula: 'Con la presente esprimo il mio consenso al trattamento dei dati qui riportati, ai sensi del D.Lgs. 196/2003' e firmando il curriculum.
- Il cv può essere scritto in prima o terza persona, o semplicemente come un elenco di attività, esperienze e capacità. Non esiste un metodo migliore e uno peggiore. La prima persona, in genere, rende più colloquiale il curriculum. Ma dato che il cv va sempre accompagnato da una lettera di presentazione scritta in prima persona, questa modalità è poco usata. La terza persona rende impersonale il curriculum (es. si è diplomato/laureato nel 2000 con 100 ecc.), ma, secondo me, anche un po' artefatto. Elencare esperienze formative e professioanali per data e descriverne gli aspetti principali rimane a mio avviso il metodo più efficace.
- L'ultima parte del curriculum, in genere, è dedicata alla descrizione del carattere e delle attitudini del candidato. E' importante dare di sè un'immagine positiva, stando però attenti a non esagerare (se si arriva al colloquio, molti degli aggettivi 'migliorativi' cadranno miseramente). Per compilare questi campi l'uso della prima persona potrebbe essere preferibile.
- Ad ogni modo sarebbe bene compilare diversi modelli di cv, ricordandosi di aggiornarli tutti ogni volta che un'esperienza rilevante si aggiunge alle altre, così da poter scegliere di volta in volta in base all'esigenza.
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